Siamo arrivati al momento più bello di un concorso: la premiazione.
33 finalisti, di cui 12 riceveranno un premio economico, un’antologia che raccoglie tutti i loro lavori.
E non ultimo il luogo: Sala del Chiostro in san Pietro in Vincoli. Università la Sapienza, Facoltà di Ingegneria, Via Eudossiana 18 sabato 11 ottobre alle ore 17:00.
La Facoltà di Ingegneria Civile e Industriale è situata nell’area del vecchio convento di San Lorenzo in Panisperna, a sua volta costruito sulle rovine del palazzo imperiale di Nerone, la Domus Aurea, oggi chiesa di San Pietro in Vincoli.
La Facoltà si sviluppa intorno a un bel chiostro rinascimentale, fra i più belli del Rinascimento romano, attribuito a Giuliano da Sangallo, rappresenta un magnifico esemplare di architettura rinascimentale di Roma.
Il chiostro ha al piano terreno un portico rettangolare con i lati di sette od otto archi sostenuti da colonne dai bei capitelli ionici che recano gli stemmi Della Rovere. Bella la soluzione d’angolo ottenuta con un pilastro quadrangolare cui sono addossate due semicolonne. Al piano superiore sono finestre dalla sobria cornice.
Al centro del cortile è la bella vera di un pozzo, dall’elegante pianta ottagonale, scolpita da Simone Mosca, sormontata da un più semplice cavalletto formato da due coppie di colonne sostenenti un semplice architrave con cimasa, da alcuni attribuita addirittura a Michelangelo Buonarroti.
Oggi è simbolo della Facoltà stessa.
Sotto al pavimento del cortile si conserva una bellissima cisterna medioevale che ha le dimensioni di un cubo di circa nove metri di lato, oggi indicate da una sottile linea di pietra affogata fra i sassi di fiume, di netta impronta lombarda. Dai quattro angoli del cortile, dove erano i discensori per l’acqua piovana, convergevano verso il centro quattro canalette, che giungevano ai quattro chiusini, i quattro dischi bianchi presso gli angoli del perimetro, per i quali si potrebbe scendere in altrettanti piccoli locali ricavati fra la volta della cisterna ed il pavimento del chiostro; qui erano strati di carbone e di ghiaia destinati a filtrare l’acqua piovana che poi veniva immessa nella cisterna per quattro doccioni di pietra. Il grande cubo della cisterna era in realtà diviso in due parti dall’inserimento al suo centro di un cilindro che è largo all’incirca quanto l’ottagono disegnato nel pavimento attorno alla vera del pozzo; la comunicazione fra i due ambienti era assicurato da due lastre di pietra in cui sono ricavati cinque fori disposti a quinconce per i quali l’acqua passava nella cisterna interna, ma lasciando in quella esterna gli ultimi, eventuali, sedimenti.
Sul Chiostro affacciano i locali di rappresentanza della Presidenza della Facoltà, alcune aule e studi di diversi Dipartimenti.
Oltre che essere utilizzati per le numerose attività didattiche (esami di laurea, seminari, riunioni istituzionali), ospitano innumerevoli eventi scientifici ed artistici e convegni nazionali ed internazionali.
La premiazione del Concorso Massimo Occhiuzzo è uno degli eventi ospitati in questa sala prestigiosa.
Inoltre da due anni, la premiazione è inserita nel programma dei festeggiamenti dell’ottobrata monticiana e quindi vi troverete in mezzo ad un quartiere storico di Roma in festa con concerti, passeggiate guidate e teatralizzate, gallerie aperte, buon cibo e molto altro, per tutti i gusti e tutte le età.
L’ingresso è libero, gratuito e ve lo consigliamo.
Vi aspettiamo
